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Regionali:Partito Gay LGBT+, 10 impegni per Partiti e candidati Presidenti

(ANSA) – ROMA, 23 GEN 

«Il Lazio e la Lombardia andranno al voto il 12 e 13 Febbraio. Nonostante, come emerge dallo studio di Vox Diritti le persone LGBT+ (Lesbiche, Gay, Bisex e Trans) sono la categoria maggiormente discriminata con il 94,1% dei tweet negativi in Italia, che rappresentano una tendenza discriminatoria in atto verso la nostra comunità, con grave rammarico dobbiamo constatare che i diritti delle persone Lgbt+, sono al momento del tutto assenti nel dibattito politico di queste elezioni regionali, oltre ad essere presenti solo in pochi programmi elettorali. Quindi, come già abbiamo fatto all'inizio della campagna elettorale delle scorse elezioni politiche, abbiamo deciso di fare una proposta concreta e presentare 10 punti di programma ai candidati Presidente ed ai Partiti delle liste elettorali regionali da Destra a Sinistra». Lo afferma Fabrizio Marrazzo portavoce del Partito Gay LGBT+, Solidale, Ambientalista, Liberale.

Al primo punto c'è la proposta di Referendum per matrimonio egualitario per Lgbt+ e il No alla caccia da parte del Consiglio Regionale. Al secondo la multa di 500,00 euro per gli atti di omobitransfobia, «per la quale – spiega il portavoce – abbiamo già predisposto una delibera, che è stata deliberata o in discussione in 30 comuni, e chiediamo che venga adottata anche dal consiglio regionale del Lazio e della Lombardia». Al punto tre: fondi strutturali regionali per case famiglia e per centri per le vittime Lgbt+ in ogni provincia. A seguire il Reddito regionale integrativo, per le persone più deboli ed in particolare per le persone trans e donne con famiglie monogenitoriali in difficoltà (reddito di cittadinanza femminile); fondi per la Formazione di educazione sessuale e affettiva nelle scuole; sviluppo sostenibile, tutela ambientale e transizione ecologica.

Pieno sostegno sanitario per le persone Trans, per il supporto per il cambio di sesso,« ad oggi le prestazioni sanitarie – precisa Marrazzo – prevedono lunghe liste di attesa ed alcune sono ancora a carico dell'utente, discriminandone cosi l'accesso»; politiche attive per i giovani partendo dalla formazione all'autoimpresa; un piano di prevenzione per le Malattie Sessualmente Trasmissibili (Mst), attraverso Checkpoint diffusi in tutte le province rivolto a Lgbt+, Giovani e sex workers con la definizione di uno specifico piano di supporto gratuito ed infine concorsi per la nomina dei direttori generali delle aziende sanitarie nonché dei direttori amministrativi e sanitari attraverso selezioni pubbliche e trasparenti. (ANSA).

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