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DALL’OMOCAUSTO AD OGGI, L’ORRORE NON SI FERMA

L'olocausto è uno dei ricordi più dolorosi che i regimi nazi-fascisti ci hanno lasciato in eredità. Oggi noi del Partito Gay LGBT+  vogliamo ricordare un ulteriore orrore tra gli orrori : “OMOCAUSTO” .
Non possiamo dimenticare le migliaia di vittime innocenti le quali come colpa avevano  solo il loro orientamento sessuale o identità di genere, ossia le persone lesbiche, gay, bisessuali e trans, che furono internate nei campi di concentramento nazisti in Germania, o direttamente uccise o inviate al confino in Italia.

Purtroppo le nostre vittime non trovavano nessuno ad aspettarle, perché erano una “vergona” per le loro famiglie, sentimento che vive in molte famiglie. Per questo ad oggi non abbiamo ancora una stima delle vittime LGBT+, si parla di circa 15 mila omosessuali maschi e probabilmente anche donne transgender all’epoca ancora non cosi definite, che venivano identificati con il Triangolo Rosa ai quali si aggiungono le donne lesbiche identificate come asociali con il Triangolo Nero verso le quali è difficile fare ogni stima, non essendo un reato codificato. A tutte queste persone si aggiungono tutte e tutti coloro uccisi ed imprigionati, in Germania e non solo anche dopo la fine della seconda guerra mondiale. 

Per i triangoli rosa i nazisti avevano creato un apposito programma per guarirli da quello che loro consideravano una malattia, programma  fatto di lavoro durissimo , umiliazioni brutali con un trattamento inumano, inoltre su molti di loro sperimentavano cure che nella maggior parte dei casi portava le malcapitate cavie ad una morte atroce o i più fortunati erano sottoposti a castrazione  forzata come fossero animali, per non parlare di quelli che finivano la loro vita nelle camere a gas.
Le lesbiche considerate inadatte ad essere moglie e madri erano messe tra le asociali ma questo non le salvava dalle camere a gas.
I pochi sopravvissuti per la vergogna della condizione, per evitare la prigione come vi dicevo pocanzi, hanno preferito tacere nel raccontare le atrocità subite sia per non finire in prigione sia per non essere ripudiati dalle loro famiglie.
Ora noi del Partito Gay LGBT+ vogliamo dare voce a chi non l'ha potuta avere e vogliamo condannare senza se e senza ma il silenzio che per decenni non ha permesso di rendere pubblica una delle pagine più vergognose della storia e lottare con tutte le nostre forze contro ogni discriminazione ancora presente nel nostro tessuto sociale nei confronti della comunità LGBT+ , nel mondo ci sono ancora troppi paesi in cui le persone LGBT+ sono condannate a morte .

Purtroppo ancora oggi gli LGBT+ sono puniti e perseguitati in oltre 70 paesi dove vige la pena di morte o il carcere ed in tutti paesi, anche il nostro, è ancora forte l’omobistransfobia che ci perseguita anche oggi. Inoltre, campi di sterminio per LGBT+ sono stati presenti in molti paesi sino ai giorni nostri, basti vedere cosa sta succedendo in Ucraina, dove nelle aree conquistate dalla Russia vengono applicate le leggi antiLGBT+. Per la prima volta, in Europa, i nostri fratelli e sorelle LGBT+ si sono organizzati in brigate e stanno facendo resistenza, mettendo a rischio le proprie vite pur di non perdere i loro diritti in Ucraina, decidendo di non chiedere asilo in altri Paesi.
Oggi siamo qui per ricordare queste vittime innocenti perché non dovranno essere dimenticate, ma il pensiero va anche a tutte le vittime degli orrori dei Governi che ancora oggi spargono morte.
Mai più olocausti!

Mai più omocausti!

Roma 27/01/23

Fabrizio Marrazzo

portavoce Partito Gay LGBT+, Solidale, Ambientalista, Liberale

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