Milano, 9 apr. (askanews) “La corte di Cassazione conferma la sentenza della corte d’Appello di Roma e del Tribunale primo grado dando definitivamente ragione alle coppie di lesbiche e gay che avevano chiesto di ripristinare la dicitura genitori, presente da decenni nel nostro ordinamento con genitori e chi ne fa le veci, che è stata sostituita dalla circolare Salvini con Padre e Madre. Su tale problema avevamo fatto appello più volte al Ministero degli Interni. Questo fa capire l’importanza dell’impegno politico di Partito Gay LGBT+ per ampliare i diritti come con il Referendum su Matrimonio Egualitario sul quale chiediamo un impegno da parte di tutte le forze politiche”.
Fabrizio Marrazzo, portavoce Partito Gay LGBT+, Solidale, Ambienta lista, Liberale
“La dicitura Padre e Madre di fatto per le coppie LGBT+ cancellava uno dei genitori o un padre si può trovare con la dicitura madre, comportando una serie di problemi specialmente all’estero a danno del minore, come giurista ritengo che la Corte di Cassazione ha demolito una circolare discriminatoria, infatti la Cassazione ha sottolineato che nessun bambino dovrebbe essere privato di un documento d’identità completo e valido per l’espatrio a causa di una scelta politica”
Marina Zela, avvocata e fondatrice Partito Gay LGBT+, Solidale, Ambientalista, Liberale.